lunedì 23 settembre 2013

REPLICANTI - CIAK SI GIRA!


Il canadese McLuhan teorizzò gli effetti dei mass-media.
Essi catturano - veicolano - innescano.
In una parola persuadono l'immaginario collettivo.
L’Italia rimase persuasa da ciò e smise d’immaginare.
L'immaginazione è...un atto d’amore che produce, generando creatività, idee, confronti, ma soprattutto relazione.
Immaginare è tessere trame contrarie all'alienante oggettivazione di cose, persone e sentimenti.
Cosa inchioda gli spettatori allo schermo, riducendoli ad una stasi fisica e mentale?
Dalle donne oggetto agli uomini oggetto, la dicitura emotiva è la stessa. Accade che ll medium (mass-media) è il messaggio”.
Quale messaggio nel corpo del medium? Quale contenuto? 
Volutamente, il corpo senza contenuto.
Osserviamo l'evoluzione: dalle gemelle Kessler alle pattinatrici del Drive In, fino ai più recenti "boy" di striscia la notizia, qualcosa sembra rimanere uguale.
La televisione ha, dunque, prodotto “tante veline e pochi messaggi”, esercitando, altresì, una lusinga potente? Pasolini la definì eccitazione sessuale volta al consumo.
Quanto consumiamo e quanto scambiamo in termini umani?
Veramente, hanno ipnotizzato un intero paese in uno stato di “narcisistico torpore”?

sabato 14 settembre 2013

Breve è la storia di un fiume diventato parco urbano.

L’uomo abile, quando la natura colpisce al cuore, riesce contro ogni previsione a fare di una catastrofe un’occasione.
Breve è la storia di un fiume diventato parco urbano.
Il Turia, chiamato anche Guadalaviar, è un fiume situato nella parte orientale della Penisola Iberica che sfocia nel Mar Mediterraneo, precisamente a Valencia, dopo 280 km di percorso.
In seguito alla grave alluvione avvenuta nell'ottobre del 1957 che causò danni alla città e uccise molte persone, si decise di deviare il fiume fuori dai confini della stessa.
Rimase, dunque, uno spazio vacante nella zona centrale della città, il dittatore Franciso Franco voleva farne una strada a scorrimento veloce, i cittadini ebbero la forza d’opporsi, sognando altro.
Oggi l'antico letto che passa per la zona centrale della città è stato convertito (1986) in spazio ludico-culturale, il Jardín del Turia (110 ettari), dove si possono trovare grandi spazi giardinati, zone sportive, sale per esposizioni, auditorium aperti, e la Ciudad de las Artes y de las Cièncias dell’architetto Santiago Calatrava.

venerdì 13 settembre 2013

COLONNA


Ah chissà
quanti templi hai sentito vagire all’ombra di un ulivo
quanti di loro hai cullato tra le venature del tuo stelo
sorretti, protetti, liberati
da sguardi furtivi e vagabondi.
Tu guardiana di varchi intonacati di porpora,
quante danzatrici hanno lanciato stermini di fiori ai tuoi calzari
tu, che gelosamente celi scrigni intarsiati di diamanti albini
tu marmo levigato ed asciutto al tocco di mani tremanti
tu tronco abitato da creature alate
se tu diventassi tronco di natale
ti addobberei con mille palline, ma nessuna di loro
per quanto bella, originale, luccicante, potrebbe
trasmettere la bellezza dei tuoi verdi aghi.
Pungimi anima, pungimi, non temo
spigoli, angoli, quadrati.

Dopo il caffè, le burrose espressioni del tuo viso

Dopo il caffè, le burrose espressioni del tuo viso
spalmano d’allegria le mie fette di pane,
nutri l’antipasto del nuovo giorno con il riso,
zucchero leggero scende e sulle ciglia rimane
mentre con movimenti soddisfatti delle dita riprendi
fedelmente i quadri della tovaglia imbandita,
la marmellata è ai miei occhi una vetrata colorata
i biscotti, piccoli cerchi di luna piena salutanti la nottata,
latte e caffè son il biancoenero di questa trama
il nostro fare colazione è così fantasioso!
Spenderei ore a zoomare indiscreta
sulla genuina masticazione del dolce
sul caffè che ti riscalda pian piano la gola,
sulla nutella ai bordi della tua bocca
degluttisco tremolii di briciole!

mercoledì 11 settembre 2013

Avevi la forza del fulmine randagio...

Avevi la forza del fulmine randagio
la semplicità dei campi di grano
il valore dei raggi solari
le pedalate di uno scalatore
i silenzi di un pescatore
gli occhi del firmamento
gli abbracci della sera
l’empatia dello “straniero” in patria
la tenerezza del tuo essermi... papà.

 
                                    (A mio padre)