mercoledì 25 dicembre 2013

A VOLTE CI SI SPOSA PER MOTIVI DISSIMILI DALL'AMORE...

A volte ci si sposa per motivi dissimili dall'amore per poi cercare di tornare agli albori del primo incontro, quando tutto era ancora possibile e la leggerezza dettava legge.
Le corde vocali seguivano le onde del suono e il suono riceveva proposte d'intesa.
Ormai stanca di pianificare gli eventi aveva stabilito di farli uscire fuori in modo naturale, senza timore d'incombere in ripensamenti dell'ultima ora.
L'amato bene manteneva espressioni dalle quali non ci si poteva allontanare, neppure con lo sguardo.
La relazione stava trasformandosi in un ottimo maggiordomo di casa che a fine serata tra l'indifferenza dei propri datori di lavoro, accompagna l'ospite alla porta, non chiedendosi come trascorrerà la notte.
Che senso ha incontrare i giorni quando essi non possono più ridestare le braci indistinte sulla pelle spenta. Nutre l'urgenza, mentre i sentimenti meditano roulette russe di sapori. Gioco intimamente pericoloso dove il desiderio litiga con il copyright del cuore che cerca d'ubicarsi dentro.
Vita tostata, carne tremula, appartenenza non è sinonimo di dominio.
La schiavitù è una condizione che l'essere umano ha vissuto, provato, subito e infine rigettato.