L'altro giorno ho visto
"La migliore offerta" di
Tornatore.
Quanta voglia di
perdermi d'alchimia fin dentro il quartiere ebraico, percorrere occhi al cielo
le vie caricate dai battiti dell'Orologio Astronomico e aperte sulle finestre
di Rodolfo II, alla ricerca del Golem.
Praga, l'odore di una
felicità sospesa, le dita tozze che si perdono tra le lenzuola dei giorni e le
ruote dei carri armati russi. Già Primavera.
L'insostenibile
affusolarsi dei sogni condivisi fuori e dentro il letto. I pittori che sulla
bozza di quel precoce ed intenso desiderio fermano l'alba che timidamente si
affaccia sui dorsi secolari del ponte Carlo V.